Apparecchi acustici pensati per te
Non si ascolta con le orecchie, si ascolta con il cervello, e se non si sente bene il cervello la mente ed i sensi si arrugginiscono e perdono le loro funzioni.
Perchè ti consigliamo l’uso di un apparecchio acustico.
Esporre il cervello in modo coerente al suono è molto importanto difatti è proprio il cervello che decodifica il suono raccolto attraverso le nostre orecchie. Attraverso l’uso di apparecchi acustici si può beneficiare di una corretta amplificazione di questo suono e sopratutto di tutti quei suoni che che noi ed il nostro cervello non sentiamo da un pò di tempo.
I primi dispositivi
Il primo apparecchio acustico elettrico è stato inventato nel 1898 ma è solo nel 1913 che furono presentati al mondo i primi apparecchi prodotti commercialmente. Il progresso della miniaturizzazione segue gli altri processi tecnologici sviluppati durante la guerra ma è solo con l’invenzione del transistor nel 1948 che si riesce a sostituire i tubi a vuoto usati fin’ora con componenti più piccoli che richiedono meno energia per funzionare e avevano meno distorsione.
I primi dispositivi
Il primo apparecchio acustico elettrico è stato inventato nel 1898 ma è solo nel 1913 che furono presentati al mondo i primi apparecchi prodotti commercialmente. Il progresso della miniaturizzazione segue gli altri processi tecnologici sviluppati durante la guerra ma è solo con l’invenzione del transistor nel 1948 che si riesce a sostituire i tubi a vuoto usati fin’ora con componenti più piccoli che richiedono meno energia per funzionare e avevano meno distorsione.
La ricerca continua
Il microprocessore, creato negli anni 70, ha dato nuova linfa vitale all’innovazione e da li è stato un continuo sviluppo fino all’avvento del digitale negli anni 90.
La ricerca si è quindi mossa nell’eleborazione del segnale amplificato per migliorare le onde sonore in un suono che corrisponda il più possibile all’udito rimanente per un’utente con apparecchi acustici. I ricercatori stanno anche cercando modi per migliorare la trasmissione del suono e ridurre l’interferenza del rumore, il feedback e l’effetto di occlusione senza tralasciare test su soggetti e gruppi la cui capacita uditiva è difficile da testare come i bambini.
La ricerca continua
Il microprocessore, creato negli anni 70, ha dato nuova linfa vitale all’innovazione e da li è stato un continuo sviluppo fino all’avvento del digitale negli anni 90.
La ricerca si è quindi mossa nell’eleborazione del segnale amplificato per migliorare le onde sonore in un suono che corrisponda il più possibile all’udito rimanente per un’utente con apparecchi acustici. I ricercatori stanno anche cercando modi per migliorare la trasmissione del suono e ridurre l’interferenza del rumore, il feedback e l’effetto di occlusione senza tralasciare test su soggetti e gruppi la cui capacita uditiva è difficile da testare come i bambini.
Un nuovo step
L’intelligenza artificiale è la novità nel settore degli apparecchi acustici
essa è in grado di “imparare” dall’esperienza e può adattarsi a situazioni di ascolto complesse, ed è qualcosa di cui molti di noi stanno già approfittando, che ce ne rendiamo conto o meno, quando utilizziamo i nostri smartphone e una varietà di applicazioni telefoniche.
Un nuovo step
L’intelligenza artificiale è la novità nel settore degli apparecchi acustici
essa è in grado di “imparare” dall’esperienza e può adattarsi a situazioni di ascolto complesse, ed è qualcosa di cui molti di noi stanno già approfittando, che ce ne rendiamo conto o meno, quando utilizziamo i nostri smartphone e una varietà di applicazioni telefoniche.
Non tutti gli apparecchi acustici sono uguali.
E’ estremamente importante distinguere tra diversi tipi di apparecchi acustici che, per quanto tutti possano amplificare il suono, sono prodotti estremamente differenti e adatti a persone diverse.
Gli apparecchi acustici si distinguono tra “Dietro l’orecchio” e “dentro l’orecchio”. Sono tecnologicamente identici ma si adattano in maniera differente alle differenti patologie, perdite uditive e soprattutto ai diversi stili di vita ed è pertanto fondamentale affidarsi alla consulenza di un audioprotesista laureato al fine di scegliere la tipologia di prodotto più adatto alle proprie esigenze.
Se una persona ha una perdita dell’udito, troverà grande utilità nell’usare quotidianamente un apparecchio acustico. Gli audioprotesisti possono programmare gli apparecchi acustici per soddisfare le esigenze specifiche di ogni individuo. Gli apparecchi acustici hanno programmi diversi per diversi ambienti sonori.
La personalizzazione
Gli apparecchi acustici mettono a disposizione del paziente programmi diversi per ambienti diversi rendendoli comunque e sempre totalmente personalizzati per le specifiche esigenze di ogni paziente.
La personalizzazione
Gli apparecchi acustici mettono a disposizione del paziente programmi diversi per ambienti diversi rendendoli comunque e sempre totalmente personalizzati per le specifiche esigenze di ogni paziente.
I nostri esperti sapranno sempre consigliarti l’uso migliore.
È importante che una persona si faccia aiutare da un audioprotesista laureato per scegliere il dispositivo corretto per le proprie esigenze. l’FDA statunitense afferma che alcune persone possono sperimentare una perdita dell’udito più significativa se sostituiscono un appuntamento con un audioprotesista e una prescrizione di apparecchi acustici per un amplificatore dell’udito. Questo perché alcune forme di perdita dell’udito possono peggiorare progressivamente senza trattamento adeguato.